Eliminare notizie da internet, leggi questi provvedimenti del Garante
10 Luglio 2023
Cancelliamo
i Dati Indesiderati
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Il diritto alla cancellazione dei dati personali svolge un ruolo fondamentale nella tutela della privacy e nella gestione della reputazione online. Il Garante Privacy ha il compito di garantire il rispetto di questo diritto e di promuovere una corretta applicazione delle norme sulla privacy. La reputazione online è diventata un aspetto cruciale nella nostra vita. Il diritto all’oblio ci offre la possibilità di controllare le informazioni che circolano sul web, di proteggere la nostra immagine pubblica e, nei casi previsti dalla legge, anche di eliminare notizie da Internet.
Il diritto all’oblio e la sentenza Costeja del 2014
Un esempio concreto di diritto all’oblio è rappresentato dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 2014 nel caso Google Spain SL, Google Inc. c. Agenzia Spagnola per la Protezione dei Dati (AEPD) e Mario Costeja González. La Corte ha stabilito che i motori di ricerca come Google sono considerati responsabili del trattamento dei dati personali e che gli individui hanno il diritto di richiedere la rimozione di informazioni obsolete o non più rilevanti riguardanti la loro persona.
Siffatta sentenza ha stabilito un precedente importante nel diritto all’oblio e ha posto le basi per la protezione della reputazione online delle persone. Ha riconosciuto il diritto all’oblio come un diritto fondamentale e ha sottolineato la responsabilità delle aziende di motori di ricerca nel trattamento dei dati personali.
È importante sottolineare che il diritto all’oblio non è assoluto e deve essere bilanciato con altri diritti, come la libertà di espressione e l’accesso all’informazione. Esistono casi in cui l’interesse pubblico o la rilevanza storica delle informazioni possono prevalere sul diritto all’oblio individuale. Pertanto, le richieste di rimozione devono essere valutate caso per caso, prendendo in considerazione i vari interessi coinvolti.
Di cosa si occupa il Garante della Privacy
Il Garante Privacy promuove la consapevolezza dei diritti delle persone in materia di protezione dei dati personali e fornisce linee guida e orientamenti per garantire una corretta applicazione del diritto all’oblio. L’autorità collabora con le piattaforme online e i motori di ricerca per sviluppare procedure per la gestione delle richieste di rimozione delle informazioni personali. Inoltre, il Garante può agire in modo proattivo, svolgendo indagini e adottando misure correttive nei confronti dei soggetti che non rispettano la normativa sulla privacy.
Provvedimento del Garante in caso di richiesta di cancellazione di notizie da parte di soggetto che ricopriva una carica pubblica
La vicenda in questione, che qui si può trovare in formato integrale, nasce dalla reclamo dell’interessato in cui ha espresso preoccupazione per il danno alla propria reputazione personale e professionale causato dalla persistente disponibilità online dei contenuti in questione. In particolare, si fa riferimento al primo articolo risalente al 2001, che riguarda una campagna politica condotta all’epoca da due candidati al ballottaggio per l’elezione a sindaco di un importante comune italiano. Tuttavia, tale articolo contiene “attacchi gratuitamente offensivi” nei confronti degli appartenenti al gruppo di supporto di uno dei candidati, di cui anche l’interessato faceva parte. La continua disponibilità di queste informazioni, che all’epoca non avevano alcuna rilevanza per le scelte politiche dei lettori, non può quindi essere giustificata dall’esistenza di un attuale interesse pubblico nel conoscerle.
Tuttavia, in questo particolare caso il Garante si è espresso in maniera sfavorevole. Secondo il garante, l’articolo contro il quale si propone reclamato, sebbene datato nel tempo, fa riferimento al ballottaggio che si è svolto nel 2001 per l’elezione del sindaco di un importante comune italiano. È menzionata la partecipazione dell’interessato alla campagna elettorale, in quanto faceva parte del gruppo di supporto di uno dei candidati e aspirava a ricoprire un ruolo nella giunta in caso di vittoria. Le informazioni contenute nell’articolo sono utili per fornire notizie sul coinvolgimento politico dell’interessato nel corso degli anni. Ciò è particolarmente rilevante alla luce del suo recente impegno nella creazione di un movimento civico che mira al rinnovamento della città, in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno nel 2021. Tale movimento si propone di coinvolgere esponenti di diverse categorie professionali attraverso un proprio programma. Pertanto, questa circostanza sembra riattualizzare l’interesse del pubblico a conoscere le passate vicende politiche dell’interessato.
Provvedimento del Garante nel caso in cui non vi sia un procedimento penale a carico dell’interessato
Ancora, altro provvedimento riguarda il reclamo che il danno che l’interessato ha lamentato alla sua reputazione personale e professionale derivante dalla persistente disponibilità online di contenuti datati di circa tre anni prima. Tuttavia, tali contenuti sono privi di qualsiasi fondamento oggettivo, considerando che non è mai stato avviato alcun procedimento penale, civile o amministrativo nei suoi confronti in relazione alle azioni descritte. Il reclamante fa notare che nel caso in esame non esiste alcun interesse pubblico nell’accedere al contenuto della lettera menzionata, che, inoltre, contiene informazioni false. Questo è particolarmente rilevante alla luce dell’attività attuale dell’interessato, che è diversa dal ruolo ricoperto nell’ufficio di staff del sindaco della città in cui risiedeva al momento dei fatti in questione.
A differenza del caso citato nel paragrafo precedente, qui il Garante della privacy ha accolto il ricorso, in quanto, si legge nel provvedimento che gli articoli reperibili attraverso gli URL indicati nella richiesta di rimozione contengono il testo di una lettera scritta da un privato, riportata tra virgolette senza l’aggiunta di alcun ulteriore contenuto giornalistico riguardo ai fatti descritti. Il contenuto in questione sembra quindi rappresentare una ricostruzione personale dell’autore della lettera, con l’intento di attribuire all’interessato – che in quel periodo ricopriva un ruolo amministrativo all’interno di un ente locale collegato al circolo culturale menzionato nella lettera – comportamenti illeciti. Tuttavia, come dimostrato dalla documentazione prodotta dall’interessato durante il procedimento, non vi è alcun seguito giudiziario nei suoi confronti relativamente a tali accuse.
La persistente disponibilità di queste informazioni – prive di riscontri oggettivamente verificabili e comunque riferite a un contesto diverso da quello in cui l’interessato opera attualmente, essendo impiegato presso un ente locale diverso da quello menzionato nella lettera – ha un impatto sproporzionato sulla sua sfera giuridica. Tale impatto non sembra bilanciato da un interesse del pubblico a conoscere notizie che non hanno avuto alcun seguito giudiziario e riguardo alle quali è stata presentata una denuncia-querela nei confronti dell’autore della lettera.