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18 Dicembre 2023
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Negli ultimi anni, il panorama digitale ha subito una trasformazione senza precedenti, con sempre più individui che interagiscono online, condividendo informazioni personali e costruendo la propria presenza virtuale. In questo contesto, la protezione dei dati e la gestione della reputazione online sono diventate questioni di primaria importanza. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati anche detto GDPR, emanato dall’Unione Europea è emerso come un faro guida, ridefinendo le norme per la raccolta e l’elaborazione dei dati personali.
Uno sguardo al GDPR: i principi fondamentali
Il GDPR, entrato in vigore il 25 maggio 2018, ha introdotto regole stringenti per le organizzazioni che trattano dati personali di individui residenti nell’Unione Europea. L’obiettivo principale del GDPR è garantire il controllo e la trasparenza ai cittadini riguardo alle loro informazioni personali, oltre a stabilire regole chiare per le aziende che gestiscono tali dati.
Il GDPR richiede il consenso esplicito per la raccolta e l’elaborazione dei dati personali. Le organizzazioni devono spiegare chiaramente come verranno utilizzati i dati e ottenere il consenso informato degli individui. Gli individui, per mezzo dell’introduzione dell’art. 17 del Regolamento sulla protezione dei dati personali, hanno il diritto di richiedere la cancellazione dei propri dati personali se non sono più necessari per gli scopi per cui sono stati raccolti, anche definito c.d. diritto all’oblio.
Ancora, il GDPR concede alle persone il diritto di trasferire i propri dati personali da un fornitore di servizi a un altro, garantendo una maggiore flessibilità e controllo. Infine, le organizzazioni sono obbligate a notificare tempestivamente le violazioni dei dati alle autorità di regolamentazione e agli individui interessati.
La reputazione online: un bene fragile
Parallelamente all’avvento del GDPR, la reputazione online è diventata un aspetto cruciale della vita moderna. Individui, aziende e istituzioni sono sempre più giudicati in base alle informazioni disponibili online. La reputazione online non riguarda solo l’immagine di una persona, ma può influenzare le opportunità professionali, sociali e persino legali. La relazione tra GDPR e reputazione online è intricata e interconnessa. Il Regolamento de quo, dunque, mira a proteggere la privacy degli individui, limitando la raccolta e l’uso non autorizzato di dati personali. Al contempo, una gestione efficace della reputazione online implica la cura delle informazioni che vengono condivise online per evitare potenziali danni. Invero, non può non farsi cenno alla importanza del consenso e della trasparenza, pilastri fondamentali del GDPR, si riflette anche nella gestione della reputazione online. La consapevolezza di come le informazioni vengono utilizzate e condivise online contribuisce a evitare sorprese sgradevoli che potrebbero danneggiare la reputazione. Il futuro della privacy e della gestione della reputazione online, anche attraverso la cancellazione delle notizie da internet, sarà plasmato da sviluppi tecnologici, cambiamenti normativi e consapevolezza pubblica. Le organizzazioni dovranno continuare ad adattarsi alle nuove sfide poste dalla crescita delle informazioni online, mentre gli individui dovranno essere sempre più consapevoli dei propri diritti e responsabilità .