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Cancellazione dati personali ed attività giornalistica

Cancellazione dati personali ed attività giornalistica

By Avv. Ludovica Marano

Cyber Lex
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Nell’era digitale in cui viviamo, la gestione dei dati personali è diventata una questione di fondamentale importanza. Questo trova spesso attutò con quello che è il contesto dell’attività giornalistica, in cui appare  essenziale trovare un equilibrio tra il diritto alla privacy delle singole persone, che si sostanzia anche nel diritto all’oblio, e la libertà di stampa, che invece assume un ruolo generale. Questo articolo esplorerà l’importanza della cancellazione dei dati personali nell’ambito dell’attività giornalistica e illustrerà come togliere notizie da Internet. Invero, come si dirà a breve, esistono diverse normative che tendono all’equilibrio di principi etici e la pubblicazione di informazioni di interesse pubblico e il rispetto per la privacy delle persone coinvolte.

Uno sguardo, in breve, al diritto all’oblio

Il diritto all’oblio è un principio legale che permette ai soggetti interessati di richiedere la cancellazione o la rimozione di informazioni personali online che non sono più rilevanti o necessarie, anche attraverso la c.d. deindicizzazione. Questo diritto si fonda sul concetto di protezione dei dati personali e viene rafforzato dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) nell’Unione Europea. Tuttavia, nel contesto giornalistico, l’applicazione del diritto all’oblio può essere complessa, poiché esistono interessi contrastanti tra il diritto alla privacy e il diritto del pubblico di accedere a informazioni di interesse pubblico.

L’attività giornalistica e il diritto di cronaca e dell’informazione della collettività

L’attività giornalistica, che al contrario tende a fare in modo che determinate informazioni non periscano e siano di dominio pubblico, svolge un ruolo fondamentale nella società, fornendo informazioni e garantendone la trasparenza. Il principio dell’interesse pubblico giustifica spesso la pubblicazione di informazioni rilevanti, anche se coinvolgono dati personali. Tuttavia, è necessario valutare attentamente l’importanza dell’interesse pubblico rispetto al diritto alla privacy delle persone coinvolte. I giornalisti devono agire in modo etico e responsabile, cercando di minimizzare l’impatto negativo sulla privacy delle persone mentre forniscono informazioni di valore per il pubblico.

Linee guida etiche per i giornalisti nella cancellazione dei dati personali

Per affrontare le sfide legate alla cancellazione dei dati personali nell’attività giornalistica, esistono diverse linee guida etiche da seguire. Ad esempio, i giornalisti dovrebbero cercare di ottenere il consenso delle persone coinvolte prima di pubblicare informazioni personali sensibili. Inoltre, dovrebbe fare tutto il possibile per verificare l’accuratezza delle informazioni raccolte e limitare la divulgazione di dati non necessari al fine di proteggere la privacy delle persone coinvolte. La trasparenza nel processo di raccolta e gestione dei dati è un altro elemento chiave per garantire un’attività giornalistica responsabile.

Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica

È stato pubblicato sul sito del Garante Privacy il codice di deontologia proprio relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica. Questo si apre con una diserzione sull’articolo 21 della Costituzione, il quale, come noto, sancisce il diritto alla libertà di stampa e di espressione nel contesto dell’attività giornalistica. Questo diritto fondamentale implica che i giornalisti possono esercitare la loro professione senza necessità di autorizzazioni o censure.

La raccolta, la registrazione, la conservazione e la diffusione di notizie relative a eventi, persone, istituzioni, costumi, ricerche scientifiche e movimenti di pensiero sono considerate attività giornalistiche e rientrano nel diritto-dovere di cronaca. In questo senso, siffatte attività giornalistiche si differenziano chiaramente dalla memorizzazione e dal trattamento di dati personali effettuato da banche dati o altri soggetti. È importante sottolineare questa distinzione in quanto le attività giornalistiche sono basate sul principio di informazione di pubblico interesse e si svolgono per fini propri della professione giornalistica.

I principi sopra menzionati forniscono la base per le deroghe necessarie previsioni nei paragrafi 17 e 37 della direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea del 24 ottobre 1995 e nella legge italiana n. 675/1996. Queste deroghe sono state istituite per bilanciare la libertà di stampa con la protezione dei dati personali e garantire che l’attività giornalistica possa svolgersi nel rispetto delle normative sulla privacy.

Dunque, è vero che, l’attività giornalistica gode di una posizione privilegiata in quanto è protetta dal diritto alla libertà di stampa, tuttavia, le attività giornalistiche, come la raccolta, la registrazione, la conservazione e la diffusione di notizie, sono considerate distinte dalla gestione di dati personali e sono soggette a deroghe specifiche per garantire la libertà di informazione e il rispetto dei diritti alla privacy dei soggetti coinvolti.

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