Cancellare notizie di cronaca da Google, leggi questo provvedimento del Garante
24 Maggio 2023
Cancelliamo
i Dati Indesiderati
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Nel mondo digitale in rapida evoluzione in cui viviamo, la protezione dei dati personali è diventata un tema di estrema importanza. Con la crescente diffusione di Internet e delle tecnologie digitali, le informazioni personali sono diventate sempre più vulnerabili a violazioni e abusi. In questo contesto, il Garante della Privacy svolge un ruolo fondamentale nel garantire il rispetto delle normative sulla privacy e l’adozione di misure per tutelare i diritti dei cittadini. Relativamente a questo tema, l’autorità indipendente che opera per il rispetto e la vigilanza delle norme sulla privacy, che è il Regolamento sulla protezione dei dati personali è il Garante della Privacy.
Il Garante lavora in collaborazione con altre autorità di controllo nazionali ed europee per garantire una protezione efficace dei dati personali a livello locale e internazionale. Inoltre, può cooperare con organizzazioni, associazioni e imprese per promuovere la consapevolezza sulla privacy, fornire consulenza e orientamento sulle best practice per la gestione dei dati personali ed incoraggiare l’adozione di misure di sicurezza avanzate, nonchè adottare provvedimento rispetto alle richieste sul diritto all’oblio, per cancellare notizie di cronaca da Google, che non vengono soddisfatte dai motori di ricerca.
Il bilanciamento del diritto all’oblio con il diritto di cronaca
La mancanza di un adeguato diritto all’oblio può portare a conseguenze negative. Informazioni personali sensibili, foto imbarazzanti o articoli diffamatori possono rimanere online per anni, anche se non sono più rilevanti o rappresentano un’immagine distorta di noi stessi. Questo può causare angoscia emotiva, discriminazione, stalking o persino minacce alla sicurezza personale. Senza la possibilità di gestire e controllare la nostra reputazione online, la nostra privacy e il nostro benessere possono essere seriamente compromessi.
Il diritto alla cancellazione dei dati personali, dunque, deve essere sempre in perfetto equilibrio con altri diritti fondamentali, si pensi al confine, molto labile, tra il diritto alla privacy individuale e l’interesse pubblico, anche chiamato interesse storiografico, nel senso di interesse ad essere messi al corrente di quel che accade nel mondo attraverso notizie, fatti e così via.. Mentre è importante proteggere la privacy e la reputazione delle persone, è altrettanto importante garantire l’accesso all’informazione e la libertà di espressione. Pertanto, è fondamentale che le richieste di diritto all’oblio siano valutate attentamente, considerando i diritti di tutti gli interessati coinvolti e l’importanza di una società informata.
Il provvedimento del Garante rispetto alle notizie di cronaca
Il provvedimento in esame deriva dal reclamo presentato da soggetto interessato all’Autorità Garante della privacy, per cui l’interessato lamentava che in seguito a un provvedimento emesso dal Tribunale nel gennaio 2013, regolarmente registrato nel casellario giudiziale, egli ha ottenuto la riabilitazione rispetto a una condanna per il reato di falso ideologico, legato alla regolarità del suo percorso di laurea, che era stata emessa con una sentenza nel novembre 1989.
Sulla base di tale provvedimento e considerando il trascorrere del tempo, l’interessato ha presentato una richiesta a Google LLC il 16 ottobre 2019 per la deindicizzazione di diversi link. Tuttavia, l’istanza è stata accolta solo per alcuni di essi. Tuttavia, la presenza persistente online degli articoli di cui si richiede la deindicizzazione è causa di una lesione all’immagine e alla reputazione dell’interessato. Il reclamante sostiene che tali articoli offrono una lettura distorta, incompleta e parziale degli eventi, sottolineando che non è una figura pubblica, non ricopre cariche pubbliche e che, in ogni caso, i fatti descritti nei link non hanno rilevanza pubblica.
La risposta di Google alla precedente richiesta di cancellazione delle informazioni personali
Secondo il motore di ricerca Google, non è possibile accogliere le richieste dell’interessato riguardo agli URL infatti, questo ritiene che, nel caso specifico, non siano presenti le condizioni necessarie per l’applicazione del diritto all’oblio . Questo perché gli articoli corrispondenti si rivelò a notizie diverse dalla vicenda descritta nella richiesta, ossia la questione legata alla laurea, e non sono menzionati nel reclamo stesso. Inoltre, alcuni articoli indicati dal soggetto agente contengono alcuni riferimenti secondari o sono comunque completi e aggiornati rispetto agli sviluppi della vicenda, tra cui le dimissioni dalla presidenza del XX a seguito di un disegno di legge contro i conflitti di interesse nei vertici della pubblica amministrazione e il coinvolgimento in un ‘altra inchiesta giudiziaria.
La risposta del Garante Privacy
Secondo il garante gli URL per cui si richiede la rimozione rimandano a contenuti che riguardano vicende sia giudiziarie che lavorative, le quali hanno avuto un impatto sulla carriera professionale del reclamante. In tali contenuti, il riferimento alla vicenda della laurea, che rappresenta l’oggetto specifico del reclamo, è aggiornato con l’inclusione del provvedimento di riabilitazione. Quindi, rispetto a tali contenuti, si ritiene che vi sia un interesse pubblico alla loro conoscenza, in conformità alle indicazioni contenute nelle Linee Guida del 2014 e del 2020. Questo interesse è giustificato dal ruolo pubblico ricoperto dal reclamante stesso, il quale ha assunto numerosi incarichi, anche di vertice, presso enti pubblici e privati. Inoltre, il reclamante ha avuto una rilevante esposizione mediatica, che include anche dichiarazioni pubbliche da parte dell’interessato.
