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Cancellare notizie da internet: il modulo Microsoft per il diritto all’oblio

Cancellare notizie da internet: il modulo Microsoft per il diritto all’oblio

By ivananotarangelo

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Nell’era digitale, le informazioni si diffondono rapidamente e possono restare online per anni, incidendo profondamente sulla reputazione e sulla privacy degli individui. È qui che entra in gioco il diritto all’oblio Google. Si tratta di una garanzia fondamentale che consente alle persone di cancellare notizie da Internet, nonché di richiedere la rimozione di contenuti obsoleti Google e notizie dannose dai risultati dei motori di ricerca. Oltre a Google, anche Microsoft ha implementato un sistema per il diritto all’oblio attraverso il suo motore di ricerca Bing.

A tal proposito, offre un modulo specifico per facilitare queste richieste. Questo strumento è particolarmente utile per coloro che desiderano eliminare notizie dal web o altre informazioni personali che non sono più rilevanti o che non dovrebbero essere accessibili a un pubblico globale. Esaminiamo come funziona il modulo Microsoft per il diritto all’oblio, le procedure da seguire e le implicazioni per la tutela della privacy degli utenti.

Cancellare notizie da Internet, diritto all’oblio cos’è

Il diritto all’oblio Google, sancito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea con la sentenza del 2014 nel caso “Google Spain”, permette agli individui di richiedere la rimozione di contenuti dai risultati dei motori di ricerca quando tali contenuti sono considerati obsoleti, irrilevanti o non più pertinenti. Il diritto di cancellare notizie da Internet bilancia il diritto alla privacy degli individui con il diritto all’informazione del pubblico, riconoscendo che non tutte le informazioni disponibili online sono sempre necessarie o appropriate. Nel contesto della normativa europea sulla privacy, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), le aziende che operano come motori di ricerca devono fornire meccanismi adeguati per gestire le richieste di deindicizzazione.

Come eliminare notizie da Internet? Ecco il modulo Microsoft per il diritto all’oblio

Come eliminare notizie da Internet? Al pari di altri motori di ricerca, anche Microsoft ha creato un modulo online Microsoft Bing specifico per facilitare le richieste di diritto all’oblio su Bing. Questo modulo è accessibile tramite il sito ufficiale di Microsoft e consente agli utenti di inviare una richiesta di rimozione di contenuti che coinvolgono informazioni personali. Per avviare una richiesta, l’utente deve fornire informazioni dettagliate, tra cui:

  1. Identità del richiedente. Dati personali come nome, indirizzo e informazioni di contatto.
  2. Dettagli dei contenuti da rimuovere. L’URL specifico della pagina web che si desidera rimuovere, una descrizione dei contenuti in questione e le ragioni della richiesta.
  3. Motivazione della richiesta. Una spiegazione chiara e motivata del perché i contenuti in questione violano il diritto all’oblio, specificando se tali informazioni sono obsolete, irrilevanti, inadeguate o eccessive rispetto alle finalità per le quali sono state pubblicate.

Microsoft, dopo aver ricevuto la richiesta, la esamina e valuta caso per caso se sussistono le condizioni per procedere alla deindicizzazione del contenuto richiesto e cancellare informazioni personali da Internet.

Come avviene la valutazione della richiesta per cancellare notizie da Internet?

Una volta ricevuto il modulo, Microsoft valuta se la richiesta soddisfa i criteri previsti dal GDPR e dalla giurisprudenza europea per cancellare notizie da Internet. Questa valutazione considera diversi fattori, tra cui:

  • La natura delle informazioni, valutando se i dati sono accurati, aggiornati e pertinenti.
  • Il ruolo pubblico dell’interessato. Le richieste di rimozione riguardanti figure pubbliche o individui coinvolti in questioni di interesse pubblico potrebbero avere meno probabilità di essere accolte.
  • L’impatto sull’interessato. Microsoft considera se la persistenza del contenuto nei risultati di ricerca possa arrecare un danno significativo all’interessato, soprattutto se le informazioni non sono più rilevanti o attuali.

Se Microsoft ritiene che la richiesta sia giustificata, rimuoverà l’URL dai risultati di ricerca di Bing in associazione al nome dell’interessato. In caso contrario, Microsoft può rifiutare la richiesta, fornendo una spiegazione delle ragioni del diniego, non accettando l’istanza dell’interessato di rimuovere informazioni personali da Internet.

Implicazioni e limiti del diritto all’oblio

Mentre il diritto all’oblio è un importante strumento per la tutela della privacy, non implica la cancellazione totale delle informazioni da Internet. La deindicizzazione riguarda esclusivamente la rimozione del link specifico dai risultati dei motori di ricerca. Questo significa che il contenuto originale può rimanere accessibile attraverso altri mezzi o altri motori di ricerca. Inoltre, le richieste di rimozione possono essere respinte se il contenuto è ritenuto di pubblico interesse o se la persona coinvolta è una figura pubblica. È importante comprendere che il diritto all’oblio non può essere utilizzato per censurare informazioni legittime o limitare il diritto alla libertà di espressione.

Conclusione

Il modulo Microsoft per il diritto all’oblio rappresenta un’importante risorsa per gli individui che desiderano proteggere la propria privacy nel contesto digitale. Fornendo un meccanismo chiaro e accessibile per richiedere la deindicizzazione di contenuti obsoleti o irrilevanti, Microsoft contribuisce al rispetto del diritto degli utenti di controllare le informazioni personali disponibili online. Tuttavia, il processo per eliminare informazioni personali da Internet richiede una valutazione equilibrata che tenga conto sia dei diritti degli interessati alla privacy sia del diritto del pubblico all’informazione. Questo strumento, quindi, non solo rafforza la tutela dei diritti digitali dei cittadini, ma aiuta anche a mantenere un giusto equilibrio tra interessi contrapposti nell’era dell’informazione globale.

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