Il diritto all’oblio diventa un’opera teatrale
22 Febbraio 2023
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Il diritto all’oblio nella prassi ormai comune, viene indicato come diritto di nuova generazione ed è un concetto giuridico che per lo più si riferisce al diritto di un soggetto di poter chiedere la rimozione di informazioni personali che siano di dominio pubblico dal web, in modo da proteggere la sua reputazione e la sua privacy. Senza entrare troppo nel dettaglio, l’origine del diritto all’oblio risale al 2014, quando la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha emesso una sentenza storica, c.d. sentenza Costeja, riguardante il diritto alla privacy sul web. La sentenza stabiliva che i cittadini europei avevano il diritto di richiedere la rimozione di informazioni personali obsolete o non pertinenti dai risultati di ricerca di Google. La decisione della Corte è stata motivata dalla circostanza secondo la quale il diritto alla privacy dei cittadini europei doveva essere bilanciato con il diritto alla libera circolazione delle informazioni.
Come il diritto all’oblio viene impiegato nel teatro
Di recente è stata condivisa la notizia che il Raven Theatre di Chicago ha presentato in anteprima la sua ultima produzione, “Right to be Forgotten”, un’opera teatrale che esplora le complessità della privacy nell’era della tecnologia. Scritta da Sharyn Rothstein e diretta dal co-direttore artistico Cody Estle, la commedia segue un gruppo di personaggi mentre affrontano le ripercussioni di informazioni online che non possono essere cancellate.
La trama dello spettacolo sul diritto all’oblio
Lo spettacolo si svolge in una piccola città nello stato di New York, dove uno studente delle superiori, Nick (interpretato da Jordan Arredondo), pubblica online un video che porta a conseguenze devastanti per sé e per gli altri. Il video è ampiamente condiviso e, nonostante i tentativi di Nick di rimuoverlo, continua a circolare, influenzando le sue relazioni, la sua salute mentale e le sue prospettive future. Lo spettacolo segue anche la madre di Nick, Marie che viene interpretata dall’attrice Jodi Kingsley, la quale lotta per proteggere suo figlio e dare un senso alla situazione. Si rivolge a un avvocato, Robert, interpretato da Michael Pacas, esperto di privacy digitale e del “diritto all’oblio”. Presentando che questo particolare diritto è un concetto che consente alle persone di richiedere la rimozione di informazioni personali dai database online. Invero, Robert si occupa del caso di Nick, ma presto si rende conto che il sistema legale non è attrezzato per gestire le complessità della privacy online.
Qual è il fine dello spettacolo sul diritto a vedere i propri dati personali cancellati dal web?
Lo spettacolo solleva importanti questioni sull’equilibrio tra privacy e libertà di espressione e su come la tecnologia abbia complicato questo equilibrio. Evidenzia inoltre il costo emotivo che le molestie online e il cyberbullismo possono avere sulle persone e sulle loro famiglie. Secondo la critica, la recitazione nella commedia è eccellente, con performance straordinarie di Arredondo e Kingsley. Arredondo conferisce profondità e vulnerabilità al ruolo di Nick, mentre Kingsley cattura l’angoscia e la determinazione di una madre che lotta per suo figlio. Pacas offre anche una buona performance come avvocato alle prese con i limiti del sistema legale. Dunque, in conclusione e nel complesso, “Right to be Forgotten” è un’opera teatrale stimolante e tempestiva, unica nel suo genere, che esplora questioni importanti in modo sfumato e sensibile. È assolutamente da vedere per chiunque sia interessato all’intersezione tra tecnologia, privacy e diritti umani. Lo spettacolo si svolge al Raven Theatre fino al 26 marzo 2023.