Con l’avvento delle nuove tecnologie e con la possibilità di avere a portata di click qualsiasi informazione si voglia online, è cresciuta esponenzialmente la possibilità di vedersi danneggiata la reputazione attraverso notizie false ovvero inesatte che vengono diffuse su internet. Alcune di queste notizie vengono diffuse in maniera inesatta senza che il soggetto che le ospita sulla propria pagina voglia effettivamente creare un danno all’interessato, tale per cui in questi casi, come verrà chiarito nell’articolo de quo, sarà possibile contattare il webmaster ovvero compilare un modulo per richiedere la cancellazione delle informazioni lesive. Tuttavia, vi sono alcuni casi che le informazioni, le notizie, le immagini vengano diffuse in mala fede in internet e dunque proprio per creare un danno al soggetto, in questo caso siamo dinanzi al reato di diffamazione. Ebbene, in quest’ultimo caso è sempre bene affidarsi ad un legale esperto nel settore.
Come preservare la reputazione online
La reputazione online è un aspetto importante della vita digitale e richiede attenzione e gestione costante per garantirne una buona immagine su Internet. La reputazione nel mondo digitale è sostanzialmente l’immagine che un individuo o un’azienda hanno su Internet. Questa immagine viene costruita attraverso le informazioni presenti sui social media, i motori di ricerca e altri siti web. La reputazione online può influire sulla percezione che le persone hanno di un individuo o di un’azienda, e quindi può avere un impatto significativo sulle opportunità personali e professionali. Per preservare una buona reputazione online, è importante che i soggetti che utilizzano costantemente internet siano consapevoli di ciò che viene pubblicato su di loro in rete, monitorare costantemente la loro presenza su Internet aiuta ad avere una gestione attiva della loro reputazione online. Quest’ultimo passaggio può includere la cancellazione di contenuti inappropriati o palesemente falsi.
Cancellare notizie dal web che sono palesemente false
La rimozione delle informazioni dal web viene notoriamente identificato con l’esercizio del c.d. diritto all’oblio il quale viene assunto, dai giuristi, quale procedura di carattere giuridico la quale permette ai soggetti interessati di chiedere che i loro dati personali siano rimossi dal web se non sono più pertinenti, se hanno subito una diffusione non autorizzata o sono palesemente falsi. Brevemente è utile chiarire quale sia la normativa vigente in Europa, cioè il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, o ancheGDPR. La rimozione delle informazioni che si assumono essere palesemente false in rete può avvenire in diversi modi sia tramite una richiesta diretta al webmaster sia anche dal browser, vale a dire dal motore di ricerca che contiene e quella notizia. Gli effetti dell’esercizio del diritto all’oblio possono essere la cancellazione vera e propria oppure un effetto concretamente analogo che viene chiamato deindicizzazione, che altro non è che l’oscuramento delle sensibili e delle query di ricerca personali associate a quel nominativo.
Il caso concreto
Il caso concreto in esame vedeva protagonisti due imprenditori di un gruppo di investimenti che avevano chiesto al motore di ricerca Google di deindicizzare i risultati che comparivano all’esito di una ricerca effettuata con i loro nominativi, i risultati portavano ad alcuni contenenti, nello specifico link di articoli, che presentano in modo critico il modello di investimento di tale gruppo. Essi sostengono che detti articoli contengono affermazioni palesemente errate.
Contattare il webmaster
Per richiedere la rimozione di un contenuto dal web, è necessario contattare il webmaster, che di solito vene identificato con il soggetto responsabile della gestione tecnica e della manutenzione di un sito web, o l’amministratore del sito in questione. Si può fare questo tramite e-mail, modulo di contatto sul sito o altro metodo fornito dal sito stesso. Nella richiesta, è importante fornire informazioni dettagliate sul contenuto che si desidera rimuovere, come precisare l’URL, e motivare perché si richieda la rimozione:ad esempio, violazione del copyright o informazioni false e così via. Laddove il webmaster non dovesse risolvere. in autonomia la controversia è possibile fare richiesta direttamente al motore di ricerca, oppure, in estrema ratio, adire l’Autorità competente, che nel caso di specie risulta essere l’Autorità Garante della Privacy.