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Site icon Diritto All'Oblio su Google – Come Rimuovere il Proprio Nome dai Risultati di Ricerca

Cancellare notizie da Google, le domande frequenti degli utenti

Sul diritto all’oblio, in special modo quello di cui è possibile beneficiare attraverso Google, sono davvero tante le domande che gli utenti si pongono, soprattutto in relazione alle modalità di rimozione delle notizie da Google o dei link lesivi ovvero, ancora, sul diritto alla cancellazione delle notizie pregiudizievoli. Sul web, è molto frequente che notizie e contenuti, siano queste immagini, post o altro di natura diffamatoria, possono mettere a repentaglio la reputazione della persona verso la quale sono dirette, partecipando al danno relativo alla sua reputazione online, che, a sua volta, si riversa in quella fisica e professionale del soggetto. Per ragioni di privacy, è lecito che i soggetti abbiano il beneficio di adire il web master ovvero lo stesso motore di ricerca per la cancellazione di quelle notizie personali lesive del nostro onore, ed ancora è lecito che il soggetto ottenga la facoltà di poter ottemperare al diritto di essere dimenticati in relazione ad una speciale fatto storico, questo prende il nome di diritto all’oblio, ai sensi dell’art. 17 del GDPR. Google mette a disposizione un modulo atto alla rimozione delle informazioni personali, al fine di rimuovere contenuti, come immagini, video o notizie, o ancora URL con la correlata indicizzazione del nostro nome.

Le FAQ degli utenti

In questo articolo, suddiviso attraverso dei paragrafi specifici, riportiamo alcune delle domande frequenti che vengono fatte dagli utenti su Google in merito al diritto all’oblio ed alla cancellazione delle notizie pregiudizievoli dal motore di ricerca.

Quali sono i fattori che portano alla rimozione delle notizie pregiudizievoli?

Stante le leggi vigenti, alcuni dei fattori più comuni che portano alla decisione di rimuovere pagine con notizie obsolete sono elencati di seguito:

-evidente assenza di interesse storiografico per il pubblico;

-le pagine laddove vi siano i dati sensibili. Nel dettaglio, dunque, verranno rimosse le pagine con contenuti riguardanti solamente informazioni circa la sessualità, la salute, la razza, etnia etc. e tutti quei diritti costituzionalmente garantiti ed afferenti il singolo individuo c.d. diritti individuali;

-laddove il contenuto riguardi minorenni. In questo caso, è necessario chiarire che la legge tutela in modo particolare i minori, essendo questi soggetto definiti deboli e bisognosi di tutele maggiori. 

-condanne scontate, proscioglimenti o assoluzioni per reati. Quest’ultimo fattore, soprattutto laddove il richiedente sia stato prosciolto o assolto con formula piena, ex art. 530 c.p.p., è stato poi incluso nella riforma Cartabia, semplificando di gran lunga il procedimento per la deindicizzazione di contenuti obsoleti da Google.

Quali sono i fattori che portano al diniego della richiesta di cancellazione dei contenuti pregiudizievoli?

Al contrario individuiamo di seguito anche alcuni dei motivi in presenza dei quali Google rigetta la richiesta di rimozione delle notizie relative agli URL e delle notizie pregiudizievoli:

-Soluzioni alternative. Nella specie quando il richiedente ha la possibilità di attuare altre soluzioni per rimuovere i contenuti dai risultati di ricerca Google, non viene accolta la richiesta venendo tuttavia motivata tale scelta con le soluzioni alternative.

-Motivi tecnici, nel senso di URL incompleti o inaccessibili, i quali rappresentando un errore tecnico frequente. Talvolta accade che i soggetti compilatori del modulo richiedano la rimozione di contenuti o di query non corrispondenti al loro nome ovvero a quello della persona rappresentata.

-Richieste di rimozione URL duplicati e segnalati dalla stessa persona. 

-Forte interesse pubblico. Invero, il diritto all’oblio deve necessariamente essere bilanciato con il diritto di cronaca e di informazione. laddove prevalga l’interesse pubblico a quello del singolo richiedente, il Team Google non sarà costretto ad eliminare la pagina oggetto della richiesta.

-Statistiche sulle richieste di rimozione degli URL pregiudizievoli

Ancora, ulteriori fattori che potrebbero essere interessanti per i richiedenti sono quelli relativi alle statistiche in merito alla natura delle richieste. A tal proposito partire da ottobre 2014 Google fornisce statistiche aggiornate quotidianamente relative alla portata della procedura di rimozione nonché esempi di decisione di rimozioni così da rendere la stessa più trasparente e chiara.

Quali sono e come si classificano coloro che inviano richieste di rimozione di dati obsoleti?

Le categorie di richiedenti per la cancellazione delle notizie obsolete dalle ricerche Google sono:

-Aziende, quando la persona che compila il modulo lo fa per conto di una persona giuridica;

-Persone decedute;

-Funzionario statale, nel senso anche di politico in carica o non più in carica;

-Minorenne;

-Personaggi pubblici estranei alla politica, questi non rientrano nella categoria del funzionario statale. In questi casi si fa riferimento alla persona che è famosa a livello internazionale ovvero ha un ruolo importante nella vita pubblica di una determinata area geografica;

-Privati. 

In questo modo, per poter ordinare, i soggetti ed immetterli in una o nell’altra categoria sopra riportata, il Team Google esamina le informazioni fornite da coloro che inoltrano la richiesta, esaminando compiutamente le motivazioni che li hanno spinti a reclamare la cancellazione.

Quali sono e come si classificano i contenuti delle pagine?

Nel paragrafo precedente abbiamo analizzato i soggetti che inoltrano richieste di rimozione, anche le pagine queste vengono indicizzate su internet e per questo necessitano, secondo Google, di una propria classificazione. Dunque, per poter smistare compiutamente anche le pagine, bisogna fare riferimento a quelli che sono i contenuti visualizzati nelle singole pagine interessate delle richieste di oblio. Le categorie sono le seguenti. 

-Attività illegali, nel senso che i contenuti potrebbero riguardare l’accusa, le testimonianze o lo stato di vittima della persona richiedente;

-Nome non trovato, il nome della persona potrebbe però essere presente nell’URL. Nel caso di specie è possibile che il nome del richiedente non appaia nei contenuti della pagina in questione, poiché Google ha già adottato misure per evitare che la pagina venga mostrata nei risultati di ricerca relativi ai query contenenti il nome della persona; 

-Informazioni insufficienti, il richiedente ha fornito un URL incompleto o non ha indicato il motivo della richiesta di rimozione dell’URL. In questo caso il team di Google può richiedere una integrazione delle informazioni mancanti;

-Informazioni personali. Nei contenuti della pagina sono presenti informazioni e dati sensibili quali per esempio indirizzo di residenza, immagini e/o video della persona etc.

-Politica, inteso come contenuti critici relativi alle attività politiche svolte dal soggetto richiedente;

-Informazioni professionali. Al pari delle informazioni personali, all’interno della pagina sono contenuti indirizzo di lavoro, dati di contatto e generali relative alle attività lavorative;

-Illeciti professionali. I contenuti della pagina si riferiscono ad attività criminali o sentenze dei tribunali rispetto al ruolo professionale del richiedente;

-Autoproduzione. La persona richiedente ha creato alcuni o tutti i contenuti della pagina.

-Dati personali sensibili, intesi come stato di salute, orientamento sessuale, alla fede, all’etnia o all’affiliazione politica della persona richiedente;

-Vari, nel senso che i contenuti della pagina non rientrano in nessuna delle categorie predette.

 Come si classificano i siti web?

A questo punto è bene chiarire che anche i siti web che ospitano le pagine cui si riferisce la richiesta sono catalogati dal team di Google e sono:

-Directory. Nel senso che la pagina web è ospitata su un sito web con la funzione di directory o aggregatore di informazioni, quali indirizzi postali o numeri di telefono di attività o persone;

-Pubblica amministrazione. La pagina è ospitata su un sito web governativo ufficiale o su un sito che contiene o fa riferimento a documenti governativi;

-Notizie, inteso nel senso che la pagina è ospitata sul sito web viene di un organo di stampa o di un giornale scandalistico;

-Social media. La pagina è un commento, foto o il profilo social di un utente del web, o ancora rientra in questa categoria la pagina che viene ospitata su un sito di un social network.

-Vari il sito web ospitante non rientra in nessuna delle categorie predette.

 

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