Diritto all’Oblio Costo
6 Maggio 2021
Cancelliamo
i Dati Indesiderati
Chiama Ora 06 39754846
Si sente spesso parlare di diritto all’oblio e magari non ci rendiamo conto di quanto sia importante finché non ci troviamo in una situazione simile. Ma se vengono condivise le nostre informazioni personali online senza il nostro consenso o ci ritroviamo pentiti della condivisione di determinati contenuti, come possiamo fare? Quanto ci verrà a costare? Gli utenti hanno diritto di richiedere la tutela dei propri dati al gestore delle pagine web o dei motori di ricerca. Nel caso in cui questi si rifiutino di tutelare questi dati, la questione può diventare spinosa e addirittura avere dei costi legali, che però cercheremo di evitare.
Come chiedere rimozione contenuti dal web
Ogni giorno vengono inoltrate richieste di rimozioni dati, in una forma o nell’altra, ma non tutte riescono a vedere la luce. Una delle sentenze più famose risale al 2014, anno in cui la Corte di Giustizia Europea ha costretto Google a mettere in atto la deindicizzazione dei risultati di ricerca relativi ad un privato cittadino di nazionalità spagnola. Tutti i risultati di ricerca relativi a questa persona furono rimossi e da allora risulta impossibile reperire sul web le informazioni interessate. Negli anni si sono susseguite altre sentenze, che hanno trovato un grande punto di riferimento nel Regolamento generale sulla protezione dei dati emanato dal Parlamento europeo nel 2016 ed entrato in vigore nel 2018 che prevede la tutela dei dati personali del cittadino garantendo, tra le altre cose, il diritto all’opposizione del trattamento dei propri dati personali, alla rettifica dei dati inesatti o non aggiornati, il diritto alla cancellazione e infine il diritto all’oblio.
eliminare il proprio nome da Google
eliminare url da Google
come esercitare diritto all’oblio Google
diritto all’oblio GDPR
diritto all’oblio Google
richiesta di rimozione di risultati di ricerca ai sensi della legislazione europea
eliminare URL da Google
cancellarsi da Google
eliminare risultati personali da Google
togliere notizie da Google
cancellare articoli da Google
come farsi cancellare da Google
cancellare notizie da Google
come eliminare un sito web da Google
come cancellare articoli di giornale da internet
rimuovere url da ricerca Google
rimozione da Google di informazioni obsolete
diritto all’oblio come fare
deindicizzazione
deindicizzazione del proprio nome da un motore di ricerca
deindicizzazione nome motore di ricerca
diritto all’oblio avvocato
gdpr diritto alla cancellazione
gdpr diritto all’oblio
gdpr cancellazione dati
diritto alla deindicizzazione gdpr
come rimuovere un link da Google
come eliminare da Google il proprio nome
rimozione notizie di cronaca da Google
cancellare notizie dai risultati di ricerca Google
eliminare il proprio nome dalle ricerche Google
come togliere una notizia da Google
cancellarsi da Google
rimuovere ricerca Google
rimuovere url da ricerca Google
come eliminare un sito da internet da Google
eliminare notizie da internet
come non apparire su Google
richiesta di rimozione Google ai sensi della legislazione europea
eliminare il proprio nome da ricerche Google
cancellazione eliminare risultati di ricerca.
Quanto costa tutelare la propria privacy?
In primo luogo, bisogna capire come muoversi per appellarsi al diritto all’oblio: per prima cosa sarà necessario presentare un’istanza congiunta al titolare della pagina web che contiene il contenuto che desideriamo venga rimosso e a quello del motore di ricerca che dovrà procedere a deindicizzare tutte le pagine di terzi contenenti i dati inesatti o riservati. La risposta dei titolari dovrà pervenire entro un mese, pena sanzioni amministrative fino a 20 milioni di euro. Se questa istanza non ottiene seguito, sono disponibili due strade: presentare un ricorso all’autorità giudiziaria oppure rivolgersi al Garante della privacy. Il ricorso al Tribunale richiede ovviamente dei costi abbastanza elevati e soprattutto costringe a sottostare ai tempi della giustizia italiana, che sappiamo essere non proprio snelli Il reclamo al Garante è, invece, completamente gratuito, poiché c’è anche la possibilità di rivolgersi ad associazioni senza scopo di lucro o altri organismi che li possano rappresentare e ottenere il riconoscimento dei propri diritti in materia. Un altro vantaggio nel rivolgersi al Garante sono i tempi: il procedimento deve concludersi entro 8 settimane dal ricevimento del reclamo, prorogabili al massimo per altre 6 settimane.