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Site icon Diritto All'Oblio su Google – Come Rimuovere il Proprio Nome dai Risultati di Ricerca

Diritto all’oblio internet e diritto di cronaca obsoleta

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Nell’era digitale in cui viviamo, l’accesso a un’enorme quantità di informazioni è diventato più facile che mai. Mentre questa democratizzazione dell’informazione ha indubbiamente portato a numerosi vantaggi, ha anche creato alcune sfide significative, soprattutto per quanto riguarda la tutela della privacy e della reputazione delle persone. Uno dei problemi principali riguarda la persistenza di articoli obsoleti su Internet, che possono causare danni irreparabili alla reputazione di un individuo. Questa situazione mette in conflitto il “Diritto all’Oblio Internet” con il “Diritto di Cronaca Obsoleta“, sollevando importanti questioni etiche e giuridiche.

Cosa si intende per diritto ad essere dimenticati dal web

Con il termine “diritto all’oblio” si indica un concetto legale che si riferisce al diritto di un individuo di richiedere la rimozione di informazioni personali obsolete, non pertinenti o non più rilevanti dai risultati di ricerca online. Questo diritto è stato rafforzato con l’introduzione del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) nell’Unione Europea nel 2018.

Secondo il GDPR, i cittadini dell’UE hanno il diritto di richiedere di eliminare informazioni personali da Google, e ciò include anche la rimozione di articoli di notizie obsoleti. Appare utile chiarire che c’è una sottile linea di demarcazione tra il diritto all’oblio e il diritto di cronaca obsoleta.

Mentre il primo mira a proteggere la privacy e la reputazione delle persone, il secondo riguarda il principio giornalistico di mantenere un registro storico accurato degli eventi. Questo principio si basa sul fatto che le notizie di interesse pubblico dovrebbero essere accessibili a tutti, anche se nel tempo potrebbero perdere rilevanza o diventare obsolete.

Quali sono i pericoli della persistenza di una notizia obsoleta sul web

Il pericolo della persistenza di un articolo obsoleto risiede nella sua capacità di perpetuare informazioni negative o compromettenti sulla persona interessata. Immaginiamo una situazione in cui una persona è stata coinvolta in un incidente o ha incontrato un problema legale molti anni fa, ma tali notizie vengono ancora prodotte tra i primi risultati di ricerca quando il suo nome viene digitato su Google.

Anche se la questione è stata risolta o è ormai superata, la presenza di tali articoli può avere gravi conseguenze sulla reputazione della persona coinvolta. Le informazioni obsolete possono dipingere un’immagine distorta e inesatta di un individuo, privandolo della possibilità di presentarsi in modo positivo. Questo può avere ripercussioni devastanti su diverse sfere della vita di una persona, come la carriera, le relazioni personali e l’autostima. Potrebbe essere difficile per un potenziale datore di lavoro o un partner commerciale guardare oltre queste notizie obsolete e valutare la persona in base alle sue competenze e capacità attuali.

Quali sono i danni per la reputazioni a seguito di notizie false o obsolete

Inoltre, i danni alla reputazione causati dalla persistenza di articoli obsoleti possono essere amplificati dalla natura permanente e globale di Internet. Una volta che un’informazione viene pubblicata online, può essere archiviata, replicata e condivisa innumerevoli volte. Anche se l’articolo originale viene rimosso, le copie o i frammenti potrebbero ancora circolare in rete, pronti a danneggiare la reputazione della persona interessata in qualsiasi momento.

Oltre ai danni personali, la persistenza di notizie obsolete può avere effetti negativi sul clima sociale e sulle dinamiche della società. In un’epoca in cui le informazioni possono essere amplificate dai social media e dai siti di condivisione, le notizie obsolete possono alimentare pettegolezzi, pregiudizi e giudizi affrettati. Questo potrebbe portare a una maggiore polarizzazione e al dilagare di atteggiamenti negativi verso il soggetto coinvolto, senza tener conto delle circostanze attuali.

Il caso concreto del danno derivante da notizie obsolete sul web, la decisione della Corte

Il caso ora in esame riguarda la pubblicazione, su un quotidiano, di un evento di cronaca nera avvenuto in passato, in cui il ricorrente era stato coinvolto come colpevole dell’omicidio della propria moglie. Il ricorrente aveva già scontato una condanna di dodici anni di reclusione per tale reato. La pubblicazione dell’articolo, avvenuta dopo molto tempo dall’episodio, aveva provocato nel ricorrente una profonda angoscia e depressione, che si erano riflesse sul suo stato di salute già precario.

Inoltre, l’articolo aveva danneggiato gravemente la sua immagine e reputazione, poiché lo aveva sottoposto a una nuova esposizione mediatica, nonostante avesse ricostruito la sua vita e si fosse reintegrato nella società grazie all’esercizio di una professione artigianale.

La Suprema Corte, nel caso di specie, per quanto sopra esposto ha deciso di affrontare la tematica molto dibattuta con grande attenzione, emettendo un intervento chiaro e dettagliato. Nel provvedimento emesso, la Corte ha ritenuto opportuno emettere un’ordinanza interlocutoria per affrontare il delicato equilibrio tra il diritto di cronaca, che serve l’interesse pubblico all’informazione, e il diritto all’oblio, che mira a proteggere la privacy della persona coinvolta. Tuttavia, la Corte specifica che nella vicenda concreta in esame, non verrà affrontata la questione del diritto all’oblio legato alla creazione di archivi digitalizzati di notizie accessibili online.

Considerazioni conclusive

Pertanto, è fondamentale che i motori di ricerca e le piattaforme online considerino attentamente le richieste di cancellazione di notizie obsolete e bilancino il diritto all’oblio con il diritto di cronaca obsoleta. Le procedure per la cancellazione dovrebbero essere chiare, trasparenti ed efficienti, garantendo al contempo il rispetto del diritto alla privacy e il diritto del pubblico di accedere a informazioni di interesse pubblico.

Allo stesso tempo, è importante educare il pubblico riguardo alla valutazione critica delle informazioni trovate online. Gli utenti dovrebbero essere consapevoli che la persistenza di notizie obsolete potrebbe non riflettere l’attuale della persona coinvolta e la situazione dovrebbe essere cauta nell’affidarsi a informazioni datate per formarsi un giudizio.

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