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Site icon Diritto All'Oblio su Google – Come Rimuovere il Proprio Nome dai Risultati di Ricerca

Diritto all’oblio, le ultime decisioni prese da Google

Nell’era digitale odierna, è di notevole importanza conoscere e sapere come è possibile eliminare tutte quelle  informazioni personali da Google. Proprio per questo è nato il diritto all’oblio, il quale è stato coniato per la prima volta nel 2014 con la pronuncia della Corte di Giustizia Europea, e successivamente è stato oggetto di una normativizzazione all’interno del Regolamento sulla protezione dei dati personali, anche noto con il nome di GDPR. Invero, proprio con grazie all’uso del diritto all’oblio che le persone interessate a rimuovere informazioni lesive dal web, possono richiedere ai motori di ricerca, tra cui anche il noto Google di cancellare determinati link dai risultati di ricerca, c.d, query. Questo particolare processo di cancellazione delle informazioni da Google, ma anche da altri motori di ricerca, è noto con il nome di deindicizzazione e ha la facoltà di aiutare e garantire che le informazioni personali non siano disponibili online e che non siano alla mercé di tutti. In questo articolo, discuteremo su alcune delle decisioni prese da Google in tema di diritto all’oblio, oltre che chiarire quali siano i metodi migliori per evitare di avere pregiudizio dai dati personali diffusi inconsapevolmente online.

Cosa è il GDPR

Il GDPR, anche conosciuto con il nome di Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali che ha sostituito il previgente Codice in materia di protezione e trattamento dei dati personali, ad oggi è la massima fonte di sicurezza per coloro che navigano in internet. Gli articoli 9 e 10, intitolati rispettivamente “Diritto di accesso dell’interessato” e “Diritto di correzione dei dati personali” impongono che l’utente possa accedere ai propri dati personali e che, di conseguenza, questi vengano trattati in maniera corretta, e soprattutto lecita, ovvero legale. Ancora è possibile che gli utenti possano chiedere la rettifica di alcune informazioni che li riguardano e che sono disponibili sul web, quindi, in poche parole un aggiornamento, oppure, nei casi più gravi, gli interessati possono avanzare anche richieste di rimozione dei dati personali dal web.

Il diritto all’oblio e le ultime decisioni che ha preso Google sulla rimozione dei dati personali dal server

Attualmente, come viene segnalato dai dati che riporta lo stesso Google sul proprio sito, le richieste di rimozione dei dati personali dal web sono 1.364.525.  Cifre molto più alte invece per quanto riguarda le URL per cui è stata richiesta la rimozione, sono circa 5.302.493.

Richiesta di rimozione non accolta a causa della pubblicità del soggetto interessato

Vediamo ora qualche tipo di richiesta di rimozione che è arrivata a Google nel corso nell’anno 2021. Una delle recentissime è quella che Google ha ricevuto dall’autorità austriaca per la protezione dei dati personali, inviata da un soggetto un privato. Il privato interessato aveva chiesto di avere informazioni rispetto alla decisione del colosso americano sul rigetto di una richiesta di rimozione per nr.  3 articoli del blog dalla Ricerca Google. Gli articoli erano inerenti ad un procedimento giudiziario che veniva instaurato contro il privato e che aveva come oggetto il fallimento professionale dal proprio lavoro come avvocato senza la licenza pertinente. Google aveva risposto all’interessato che la pertinenza alla vita professionale del privato era ancora di pubblico interesse, di talché aveva deciso di ottemperare alla richiesta di rimozione delle 3 URL.

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