Nel mondo digitale odierno, dove i nostri dati sono alla mercé di chiunque non è affatto infrequente che il proprio nome e cognome possano essere utilizzati come parte del dominio di un sito web senza che ci venga chiesto il consenso. In questi casi, quando il consenso non è stato dato al soggetto e dunque i dati personali, come nome e cognome, siano stati utilizzati al solo fine di recare un danno alla persona si rende necessario cancellare questo sito per diverse ragioni.
Cosa fare quando un sito utilizza il nostro nome e cognome
In ragione di quanto sopra esposto, di seguito si enucleano alcuni dei passaggi fondamentali che è possibile seguire per fare in modo di cancellare ovvero rimuovere un sito che utilizza come dominio i dati personali del soggetto impropriamente, ad esempio il nome e cognome.
In primo luogo ciò che l’interessato deve fare è sicuramente contattare il proprietario del sito. Se si conosce la persona che ha creato il sito, sarà più semplice avere un contatto diretto con quest’ultima, di modo che si possa chiedere se può eliminare i dati personali oggetto della rimozione dal sito. In questo caso non sarà necessaria alcuna procedura, ma sarà un semplice accordo tra il soggetto e la persona interessata
nel caso in cui non si conosca il proprietario del sito che utilizza impropriamente con il dominio il nome e cognome del soggetto interessato, quest’ultimo per ottenere la rimozione dovrà eseguire una procedura di rimozione dei contenuti. Questo vuol dire che se il sito viola le leggi sulla protezione dei dati personali o sulla diffamazione, è possibile utilizzare fare sia una richiesta di rimozione al Garante Privacy, nel primo caso, e sia denuncia, nel secondo caso, per ottenere forzosamente la rimozione di tutti quei contenuti che violano la reputazione ovvero utilizzino impropriamente i dati personali del soggetto. Il fine della richiesta sarà quello di rimuovere il sito dai motori di ricerca.
Ancora, è possibile richiedere l’eliminazione del dominio. In questo caso laddove il sito sia stato creato utilizzando il nome e cognome si un soggetto che differente dall’effettivo proprietario, ad esempio il nostro, e senza che gli sia stato dato il consenso, il soggetto può contattare l’ente che ha registrato il dominio fare una richiesta a che il dominio venga eliminato.
Servirsi di una consulenza legale di un esperto del settore, cioè un avvocato. In questo caso se nessuno di questi metodi appena menzionati dovesse funzionare, si deve prendere in considerazione l’idea di proporre una vera e propria azione legale al fine di rimuovere il sito. Tuttavia, è importante chiarire che le azioni legali che vengono intraprese potrebbero richiedere del tempo, per questo motivo è sempre bene affidarsi ad un professionista.
La procedura di riassegnazione del nome a dominio consensuale
Una delle ipotesi per cui è possibile voler cambiare il nome di un dominio è per esempio il cambio di proprietà di un’azienda, la vendita di un sito web o la scadenza del registro del dominio.La riassegnazione del nome a dominio è un processo attraverso il quale un dominio viene trasferito da un proprietario a un altro.Per iniziare il processo di riassegnazione del nome a dominio, è necessario che entrambe le parti – il proprietario attuale e il nuovo proprietario – accettino il trasferimento. Inoltre, è necessario che il dominio sia sbloccato e che non ci siano trattative pendenti o problemi legali associati allo stesso. Una volta che entrambe le parti hanno accettato il trasferimento, il processo di riassegnazione può iniziare. Il nuovo proprietario dovrà registrare il dominio con il proprio account presso l’ente registratore del dominio. A questo punto, il vecchio proprietario dovrà confermare il trasferimento fornendo i propri dati di registrazione del dominio al nuovo proprietario. In generale, la riassegnazione del nome a dominio è un processo relativamente semplice che può essere completato in pochi passi. Tuttavia, è importante che entrambe le parti coinvolte siano d’accordo sul trasferimento e che tutti i requisiti necessari siano soddisfatti prima di iniziare il processo.
La procedura di riassegnazione del nome a dominio extragiudiziale
La procedura di riassegnazione del nomea dominio può essere però anche stragiudiziale e dunque essere in questo senso un vero e proprio accertamento della proprietà del dominio conteso. In questo modo una volta che la procedura viene instaurata consente la risoluzione extragiudiziale delle dispute. Il soggetto che risulta soccombere nella procedura, e dunque, colui che perde, può adire in seguito l’autorità giudiziaria oppure, ove previsto, potrà ricorrere all’arbitrato al fine di ottenere una pronuncia circa la titolarità del nome a dominio.