Il diritto alla cancellazione dei dati personali dai motori di ricerca è una dei principali cambiamenti del GDPR. Nella prassi questo tipo di diritto viene comunemente definito diritto all’oblio e viene disciplinato ai sensi dell’art. 17 GDPR.
La disposizione della norma chiarisce che “l‘interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano senza ingiustificato ritardo e il titolare del trattamento ha l’obbligo di cancellare senza ingiustificato ritardo i dati personali, se sussiste uno dei motivi seguenti: i dati personali non sono più necessari rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o altrimenti trattati; l’interessato revoca il consenso su cui si basa il trattamento e se non sussiste altro fondamento giuridico per il trattamento; l’interessato si oppone al trattamento e non sussiste alcun motivo legittimo prevalente per procedere al trattamento; i dati personali sono stati trattati illecitamente; i dati personali devono essere cancellati per adempiere un obbligo legale previsto dal diritto dell’Unione o dello Stato membro cui è soggetto il titolare del trattamento; i dati personali sono stati raccolti relativamente all’offerta di servizi della società dell’informazione”.
Le recensioni di Google Maps
Accade spesso di utilizzare Google Maps. Nell’utilizzare per cercare un luogo, molto spesso andiamo a leggere anche le recensioni che ne escono fuori, ad esempio: un ristorante o un’attività. Invero, ci soffermiamo per leggere le recensioni che hanno fatto altre persone che hanno usufruito di quel servizio o hanno frequentato quel luogo prima di noi ed hanno lasciato un consiglio per tutti gli altri utenti.
Questo finché le recensioni sono veritiere, ma quando una recensione è negativa cattiva recensione su Google può segnarne dunque il destino.
Come anticipato una recensione negativa, allorquando non sia veritiera, potrebbe essere fatta dalla concorrenza e determinarne dunque la falsità.
Come accorgersi che una recensione fatta su Google Maps è falsa
Vediamo ora come capire se una recensione è realmente falsa o causata da un disservizio della nostra azienda.
Determinare l’autenticità della recensione non è complicato, infatti basterà verificare se la persona che ha scritto quella recensione abbia davvero acquistato o usufruito dei servizi che l’azienda offre. Questo è possibile farlo attraverso la richiesta della prova di acquisto del cliente, controllando gli ordini, gli scontrini etc.
Google permette di eliminare le recensioni a patto che queste violino in qualche modo violino le norme di uso del servizio, vale a dire proprio nel caso in cui questa venga scritta per il solo fine di arrecare danno all’immagine alla società e non accluda informazioni veritiere.
La pratica molto frequenta di diffamare qualcuno tramite le recensioni su Google Maps
Molto spesso però queste recensioni fasulle integrano il delitto di diffamazione previsto dall’art. 595 c.p.. tanto è vero che anche la giurisprudenza legittimità ha accolto la tesi del c.d. astroturfing, che vale ad indicare la pratica delle recensioni false integranti la diffamazione, nell’area del penalmente rilevante. È pur vero che è necessario in sede processuale provare una simile responsabilità da parte del soggetto che ha scritto la recensione. Anche qui secondo la Cassazione risulta essere una prova in gergo, diabolica.
Il contatto da cui proviene la recensione negativa potrebbe essere falso, e dunque si deve risalire all’indirizzo IP per poter riuscire ad identificare in maniera univoca l’agente.
In questo caso dunque si può segnalare la recensione ed aspettare che il Team di Google attui la procedura per l’eventuale rimozione. L’operazione però sembra essere molto lenta e farrarginosa, dunque esistono metodi alternativi, come ad esempio affidarsi ad un team di esperti che possano dare un aiuto concreto alla situazione, come gli esperti di Cyberlex.