Comprendere quali siano i criteri di Google per rimuovere risultati di ricerca o meno, su richiesta degli utenti, non è sempre facile. A rendere più semplice questo compito, vi è la panoramica sul diritto all’oblio fornita da Google stesso, in cui spiega in generale cosa sia il diritto all’oblio applicato ai motori di ricerca, chi può esercitare questo diritto sul motore di ricerca Google e quali sono tutte le procedure, le dinamiche e i criteri presi in considerazione durante questo processo di rimozione. In tutti questi aspetti, Google come tutti i motori di ricerca deve rispettare le linee guida imposte dal GDPR 2018 e dalle leggi europee per la privacy in generale. In questo Regolamento UE, soprattutto l’articolo 17 definisce quello è denominato come “diritto all’oblio” o “diritto alla cancellazione”, con cui si intende il diritto di ogni utente di poter richiedere la rimozione di contenuti che ledono la propria privacy e che appaiono tra i risultati del motore di ricerca Google in risposta al suo nome e cognome utilizzate come query.
Diritto all’oblio: processo decisionale di Google
Non tutte le richieste di rimozione possono essere accettate da Google, poiché in quanto motore di ricerca ha l’obbligo di soddisfare non solo i diritti del singolo, come il suo diritto alla privacy e all’oblio, ma anche quelli del resto dei suoi utenti, come il diritto di cronaca o all’informazione. Una volta ricevuta una richiesta, quindi, un team di revisori professionisti reviosionerà manualmente la segnalazione e valuterà i dati in base ai diritti dell’utente, in base alle leggi europee vigenti ed in base ai criteri da queste stabilite. Il tutto mira a bilanciare correttamente i vari diritti di cui è responsabile il motore di ricerca, seguendo varie linee guida come le linee guida sull’implementazone della sentenza della Corte Europea del gruppo di lavoro articolo 29, le linee guida del Comitato Europeo per la protezione dei dati e la prassi giuridica della Corte di giustizia europea.
Criteri e fattori del processo decisionale Google
Tra i principali fattori che il team di revisori professionisti prende in considerazione troviamo innanzitutto l’eventuale ruolo dell’utente nella vita pubblica: le vicende ed i dati che riguardano figure pubbliche, infatti, (come politici, dirigenti aziendali, celebrità o autorità religiose) hanno un’influenza sulla società data la posizione importante che occupano all’interno di essa; quindi, nel caso in cui tali informazioni si riferiscano in modo diretto al ruolo pubblico dell’utente, sarà difficile che la richiesta di rimozione venga accettata, al contrario di informazioni personali che non sono pertinenti al suo ruolo pubblico. Altro fattore considerato durante il processo decisionale di Google è la fonte delle informazioni: ad esempio, contenuti pubblicati su siti governativi non verranno rimossi dato l’alto livello dell’affidabilità. Altro criterio molto presente durante queste decisioni è l’attualità del contenuto e, strettamente collegata ad essa, la sua pertinenza: più una notizia sarà attuale e quindi ancora pertinente, più sarà difficile che le informazioni vengano rimosse; in caso di informazioni ormai obsolete, invece, la rimozione è più probabile. Altro criterio, spesso ritenuto scontato anche se non lo è, è la veridicità dei fatti pubblicati: nel caso in cui l’utente si sente accusato di falsità, deve dimostrare a Google con delle prove che tali informazioni non sono vere. Infine, durante il processo decisionale di Google sono considerati anche l’effetto che la rimozione (o la permanenza online) delle informazioni potrebbe avere sugli utenti di Google, la sensibilità e la riservatezza dei contenuti (come informazioni sulla salute, orientamento sessuale, ecc.). Naturalmente, nessuno di questi fattori è assoluto o prioritario, sono stati presentati in ordine casuale; durante il processo decisionale per la deindicizzazione di un contenuto dal motore di ricerca, dunque, vengono presi in considerazioni tutti questi aspetti nel loro insieme, per bilanciare al meglio una decisione che rispetti contemporaneamente tutti i diritti necessari.