Il GDPR è stato fortemente voluta dall’Unione Europea. Siamo di fronte al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati: adottato ufficialmente il 27 aprile del 2016, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 24 maggio del 2016. La protezione dei dati personali dei cittadini europei sul web è regolata dal GDPR, che si fa tutore e garante della privacy. A tal proposito, sono stati introdotti anche i concetti di diritto all’oblio e diritto alla deindicizzazione, legati a doppia filo per chi vuole sparire sul web o eliminare una notizia da Google o più in generale dai motori di ricerca.
GDPR e sicurezza dei dati
Il GDPR si applica in particolar modo al trattamento dei dati personali e al trattamento non automatizzato dei dati conservati negli archivi, le cosiddette banche dei dati. Di base, i dati raccolti che non sono più utili per il motivo per cui sono stati richiesti non possono essere più utilizzati. Ma quali sono i dati? È l’Unione Europea stessa a specificarli: qualunque informazione riconducibile a un individuo, sia essa di natura professionale, pubblica o privata. I dati possono essere personali o “personali particolari/sensibili”, secondo il codice della privacy italiano, in cui rientrano dati genetici, biometrici o sulla salute. Infine, si fa riferimento ai dati personali relativi a condanne penali o reati. Per quanto riguarda la sicurezza dei dati raccolti, deve essere garantita da coloro che li trattano nel pieno rispetto del Regolamento Europeo, onde evitare di incorrere in pesanti sanzioni.
Cos’è il Diritto all’Oblio
Dal momento in cui è stato introdotto il diritto all’oblio, abbiamo finalmente la possibilità di far valere la nostra voce, di richiedere di eliminare notizie da internet. Il trattamento dei dati personali è soggetto a regole ferree da parte dell’Unione Europea. Per tale diritto, si intende che “L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano senza ingiustificato ritardo e il titolare del trattamento ha l’obbligo di cancellare senza ingiustificato ritardo i dati personali.”
Deindicizzazione e Privacy
Una volta attivato il meccanismo del diritto all’oblio, sussiste il diritto alla deindicizzazione. Se Google o il Garante della Privacy approvano la nostra richiesta, le notizie o i contenuti verranno deindicizzati dal motore di ricerca. Che cosa significa? “Consente un’operazione sostanzialmente differente dalla rimozione/cancellazione di un contenuto: non lo elimina, ma lo rende non direttamente accessibile tramite motori di ricerca esterni all’archivio in cui quel contenuto si trova.” Se hai trovato delle pagine indicizzate mediante il tuo nome e cognome (attenzione: per il Garante della Privacy, rispetto a Google, vale anche il riconoscimento mediante altri dati e non solo i più personali), puoi sfruttare lo strumento Rimozione Informazioni di Google, il modulo per il diritto all’oblio.