Diritto all’oblio e social network, la richiesta di cancellazione dei post

27 Settembre 2022
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Il GDPR è il Regolamento sulla protezione dei dati personali ed è conosciuto come quella normativa che è in grado di attuare, grazie all’ausilio del Garante Privacy ad attuare la protezione dei dati personali. Il Regolamento sulla protezione dei dati personali risulta essere sicuramente un testo molto aggiornato a seguito di tutte le modifiche che sono state proposte ed attuate nel corso del tempo. Invero, questo risulta aggiornato anche rispetto agli avvenuti cambiamenti della società moderna, la quale man mano è entrata in un’ottica di sempre maggior digitalizzazione delle interazioni sociali. Attraverso il GDPR è stato possibile attuare il diritto di nuova generazione che viene comunemente chiamato diritto all’oblio.
Il diritto all’oblio, brevemente, occorre ogni qual volta si renda necessaria la cancellazione dei dati personali dai motori di ricerca è una dei principali cambiamenti del GDPR. Nella prassi questo tipo di diritto viene comunemente definito diritto all’oblio e viene disciplinato ai sensi dell’art. 17 GDPR. L’articolo 17 del già richiamato GDPR stabilisce che l’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano in sei casi, elencati nel seguito del medesimo articolo.
Tale diritto però, non si estrinseca solo in materia di informazioni o notizie, ma può essere inteso anche per i post che vengono pubblicati sui social.
L’avvento dei social ed il nuovo mondo digitale
Con l’avvento dei social network, come Facebook, Instagram Twitter etc., che danno la possibilità a chiunque di scrivere su qualsiasi cosa, sono aumentati in modo esponenziale anche i casi in cui il social viene utilizzato per commettere azioni ai limiti della legalità. Non è infrequente infatti che molti post su Facebook siano votati alla violenza, all’incitazione all’odio e violino le linee guida da questo prodotte. Ancora, è possibile che con il mezzo del social, nel caso Facebook, vengano perpetrati reati come diffamazione e stalking in danno delle vittime, oppure che gli effetti degli illeciti vengano acuiti con post e messaggi sulle piattaforme social.
Possibile rimuovere un post pubblicato sul diario Facebook
Per cancellare i post pubblicati sul diario da noi o da qualche amico. Per cancellare questo tipo di post, autoprodotte, o da un amico queste si dovrà premere sulla immagine del profilo in alto a destra di Facebook e trovare il post. Da qui, premere in alto a destra del post e selezionate l’opzione “elimina il post” oppure “nascondi dal profilo” che compare nel menu a discesa. Se si decide di nascondere dal profilo, il post non verrà rimosso ma semplicemente nascosto dal diario e non sarà visibile agli altri utenti, una sorta di deindicizzazione social.
Per cancellare definitivamente una notizia dal web è possibile attuare diversi metodi:
Il primo, è quello di rivolgersi direttamente a Google per la cancellazione delle informazioni personali, che mette a disposizione un apposito modulo che consente di richiedere la rimozione dalla Ricerca Google di risultati specifici relativi a query che includono il nostro nome ovvero le nostre informazioni personali. Per questo tipo di richieste, il Team di Google dovrà attuare un contemperamento dei diritti in gioco: vale a dire la privacy del privato con l’interesse della collettività, e con quello storiografico ad avere accesso alle informazioni, oltre che al diritto di altre persone a diffondere notizie per cronaca.
Il secondo metodo è quello di agire direttamente sul social interessato segnalando il contenuto a Facebook attraverso l’uso del link che ci permette di inviare una segnalazione laddove il post non è stato da noi pubblicato, e dunque non possiamo esserne padroni; la finestra “invia una segnalazione” la troviamo accanto ad ogni singolo contenuto, solitamente in alto a destra. È bene però rimarcare che la rimozione avviene solo nel solo caso in cui Facebook riscontri, attraverso il proprio Tema di esperti, una grave e palese violazione delle linee guida in tema di privacy policy, per fare un esempio quando vi sono immagini di nudo, post che incitano all’odio e alla violenza.