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Site icon Diritto All'Oblio su Google – Come Rimuovere il Proprio Nome dai Risultati di Ricerca

Cancellare Nome da Google

Quando si richiede a Google di eliminare dei contenuti personali collegati al proprio nome, non sempre si ottengono i risultati sperati. Non sempre è facile infatti cancellare nomi da Google e far sì che le proprie informazioni personali non siano più raggiungibili tramite questo celebre motore di ricerca. A fornire spiegazioni più dettagliate in merito è proprio Google, che nelle sue FAQ specifica quali siano le motivazioni più frequenti per cui tende ad accettare o a respingere le richieste dei suoi utenti: vediamole insieme. 

Motivi per cui Google tende a cancellare il nome di un utente

Esistono diversi criteri che vengono presi in considerazione da Google durante l’analisi delle richieste di cancellazione, secondo quelle che sono le linee guida espresse nell’art.17 GDPR. Tra queste motivazioni, ne troviamo sicuramente alcune più frequenti di altre nell’accettazione delle richieste di cancellazione dati personali: prima fra tutte, l’assenza di pubblico interesse: nel caso in cui non esista più alcun motivo per cui il nome dell’utente debba ancora essere collegato ad un determinato evento o contenuto online e soprattutto non esista più (o non sia mai esistito) alcun interesse del pubblico ad avere accesso a tali informazioni perché strettamente personali o sensibili, allora Google tenderà sicuramente ad eliminarle. Tali tipi di informazioni includono ad esempio indirizzi, informazioni di contatto, dati relativi alla salute, all’orientamento sessuale, all’etnia, alla religione, all’affiliazione politica o all’appartenenza sindacale di una persona. Un altro frequente caso in cui Google accetta di cancellare link è quello che riguarda un minore: contenuti che coinvolgono un minorenne o reati minori quando l’utente era minorenne, infatti, avranno più probabilità di essere rimossi dal motore di ricerca. Infine, anche tutte le notizie che riguardano condanne scontate, assoluzioni per reati e proscioglimenti tendono ad essere rimosse dal motore di ricerca di Google, soprattutto in base alla natura del reato preso in esame.

Motivi per cui Google tende a respingere le richieste di cancellazione

Così come esistono delle motivazioni frequenti per cui vengono spesso accettate le richieste di rimozione, esistono allo stesso modo anche dei casi frequenti in cui Google tende a respingere tali richieste di cancellazione. Tra queste, troviamo innanzitutto le richieste di rimozione che non sono la migliore soluzione per quel caso, in cui magari sono presenti possibilità alternative come la visualizzazione parziale o nascosta dei contenuti su alcuni siti. Altri casi che impediscono l’accettazione delle richieste di rimozione sono motivi tecnici, come URL incompleti o inaccessibili, query non corrispondenti al nome dell’utente, URL duplicati o altri errori. Infine, il forte interesse pubblico è uno dei motivi per cui vengono più spesso respinte le richieste di rimozione, in quanto notizie che riguardano persone dal ruolo pubblico, dalla rilevanza politica o semplicemente dall’importanza nella società, hanno spesso riscontro nel grande pubblico, che ha quindi un grande interesse ad avere accesso a tali informazioni. Un motore di ricerca quindi, in quanto tale, deve fornire il costante accesso alle informazioni ai suoi utenti e non deve mai dimenticare questo altro diritto, oltre a quello alla privacy del singolo.

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